L’Associazione Culturale Grazia Deledda di Vicenza è lieta di invitarvi, venerdì 20 ottobre 2023 alle ore 20,30 presso l’Auditorium dei Carmini in Corso Fogazzaro 254 a Vicenza, alla presentazione della pièce teatrale “Eva e Petra” –  monologo teatrale sull’eccidio di Buggerru e lo sciopero nazionale tratto dal romanzo breve di Gianni Loy.

Con Fabrizio Passerotti (Compagnia Teatrale “I girasogni”)
Regia Giulia D’Agostini
Disegni Francesco Del Casino

Il racconto, sullo sfondo dell’amicizia di due bimbe, ricorda i tragici eventi del 1904 a Buggerru, dove la protesta dei minatori contro le insopportabili condizioni di lavoro fu stroncata con l’intervento dell’esercito e la morte di alcuni manifestanti.  Quell’eccidio portò alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia.

Fabrizio Passerotti, nato a Pistoia, ha frequentato il laboratorio di teatro di Oscar De Pasquale e la B.S.M.T. di Bologna. È tra i fondatori della compagnia teatrale” PIÙ O MENO, poi, dopo avere collaborato con varie compagnie, nel 2017 fonda la compagnia teatrale I Girasogni, rivestendo i ruoli di presidente, attore, insegnante di teatro. Con I Girasogni, in collaborazione con Bepi Vigna, porta in scena “Sardi, quelli con la testa dura”, “L’uomo che sognava gli struzzi”, “Samuele su bandiu” (la vita del famigerato bandito Samuele Stochino) e ”Niccolai in Mondovisione”, (la storia del mitico Cagliari dello scudetto del 1970).

Gianni Loy, docente di diritto del lavoro, giornalista pubblicista di Cagliari, è tra i fondatori del periodico “Gulp”, una delle maggiori testate sarde degli anni settanta. Ha condotto la trasmissione RAI “Quelli della 285” e collaborato a “Quelli dell’Europa accanto”, mentre come sceneggiatore è stato autore di “Dimmi che destino avrò”, “Bambini”, “Strollica, la streghetta eolica”, “La nostra quarantena” del 2015  e “Boreddu e i giganti di Mont’e Pramma”…

Francesco del Casino, di Siena, grande pittore italiano, nel 1964 ottiene la cattedra a Orgosolo dove inizia l’attività di insegnante di educazione artistica nella scuola media inferiore. Dopo pochi anni, intorno al 1975, dà avvio all’esperienza dei murales, spinto dall’impulso “di rompere il muro che divide la scuola dalla società”, diventando narratore delle vicende storiche e politiche sarde. Circa il 90% dei murales di Orgosolo sono opera sua. Rientrato in Toscana nel 1985, dopo aver lasciato l’impegno didattico, si è dedicato, con continuità, alla pittura e, successivamente, alla scultura ed alla ceramica.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

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